Il 14 luglio l’On. Casati che tesseva le file dei partiti antifascista a Roma incontro segretamente Badoglio che gli annunciò che il giorno seguente si sarebbe recato al Quirinale. L’argomento di discussione è escplicito e diretto e già si parla tra i due, delle azioni, che sfocieranno il 25 luglio, necessarie per destituire dal potere Benito Mussolini. Ecco, come ricorderà Bonomi quell’incontro: Restiamo d’accordo che Badoglio esorterà il re, nel colloquio fissato per l’indomani, a procedere alla revoca di Mussolini e alla nomina di lui e di me rispettivamente a presidente e a vice-presidente del Consiglio. Inoltre chiederà il decreto di pieni poteri dovendosi subito sopprimere la Camera dei Fasci e delle Corporazioni e sospondere il Senato fino alla sua riforma. Si stabilisce anche di porre a due posti eminenti, di altissimo significato, Vittorio Emanuele Orlando e Benedetto Croce. Poiché il colloquio col re avrà luogo domani alle ore 17, si conviene che Carlo Scialoja passi dal Maresciallo la mattina successiva per riferirmi il risultato.
Bonomi, Armistizio